Ti trovi in mano delle fatture non pagate? Il recupero del credito in via Stragiudiziale è fallito e pensi di avviare un’azione legale nei confronti del debitore? Vediamo insieme quali aspetti devi valutare per capire se ne può valerne la pena.
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ToggleAzione legale per recupero crediti: quando e perché è necessaria
Se i tentativi che hai fatto per sollecitare bonariamente il debitore (a pagare le fatture scadute) non sono serviti a nulla, forse è il caso di prendere in considerazione l’opportunità di un’azione giudiziaria per recuperare il credito.
Tuttavia, decidere di intraprendere un’azione legale per Recupero crediti verso un cliente, considerato tutto ciò che essa comporta, non è una decisione che si può prendere a cuor leggero, senza aver fatto prima un’attenta e approfondita riflessione.
Nella mia attività di Avvocato esperto di Recupero crediti posso dirti che gli interrogativi del cliente ai quali mi trovo a rispondere sono, più o meno, sempre gli stessi.
Quando vengo interpellato circa la convenienza (o meno) di rivolgersi al Giudice, per recuperare un credito, mi viene chiesto:
- riuscirò a recuperare il credito con l’azione legale?
- quanto dura una causa per Recupero crediti?
- quanto costa il Recupero crediti giudiziale?
In questo articolo cercheremo di vedere insieme quali sono gli aspetti sui quali dovrai porre attenzione per valutare se ti può convenire intraprendere un’azione legale per il recupero di un credito.
Gli aspetti sui quali focalizzarsi prima di intraprendere un’azione legale per recupero crediti
Per capire se intraprendere un’azione legale di recupero del credito verso un cliente moroso, dovrai esaminare in via preliminare una serie di elementi che conducono ad una corretta valutazione in termini di costi/benefici.
Ho cercato di suddividere questi elementi in 2 macro categorie:
- valutazioni sul debitore
- valutazioni sul credito da recuperare
Solo dopo aver svolto in modo approfondito le valutazioni sul debitore e sul credito da recuperare sarà possibile avere un quadro più chiaro della situazione. Il passo successivo sarà l’analisi dei prevedibili costi, della durata e dei rischi dell’azione legale per recupero crediti.
Valutazioni sul debitore
Occorre, innanzitutto, comprendere il tipo di debitore che ci si trova di fronte, per non rischiare di promuovere un’azione legale contro chi non è in grado di pagare.
Queste riflessioni possono essere anche molto complesse. Ho cercato, per quanto possibile, di semplificarle attraverso una serie di domande alle quali dovrai trovare delle risposte.
Chi è il debitore?
Si tratta di un’Impresa o di un consumatore?
Ricordati che nei confronti di un soggetto qualificabile come consumatore ci sono regole processuali parzialmente difformi rispetto a quando si ha a che fare con un’impresa. Quella più importante è sicuramente quella del foro competente per territorio.
Se, invece, il debitore è un’Impresa commerciale occorre distinguere tra società di capitali, società di persone (s.n.c. o s.a.s.) ed Impresa individuale. Solo per le società di persone e le Imprese individuali, infatti, è possibile rivalersi sul patrimonio personale dei soci o del titolare.
In caso di società di capitali (S.p.A. o S.r.l.) sarà molto utile verificare com’è composta la compagine sociale e se fa parte di un gruppo più grande (e più solido).
Come vedremo più avanti, anche la regione o la provincia dove il debitore ha la residenza o la sede possono rivelarsi elementi decisivi ai fini della valutazione sulla convenienza di un’azione legale.
Quali sono le dimensioni e la struttura dell’impresa debitrice?
Sotto questo punto di vista, prima di avviare un Recupero Giudiziale, è importante valutare i seguenti elementi:
- il fatturato risultante dagli ultimi bilanci;
- il numero dei dipendenti;
- da quanto tempo è attiva;
- se esistono filiali e succursali oltre alla sede principale;
- in che modo è strutturata l’azienda.
Quanto è affidabile il debitore?
La valutazione più attenta e approfondita, come puoi ben comprendere, deve essere fatta sul livello di solidità finanziaria del debitore. Il motivo è scontato: per evitare di avviare un’azione legale contro un debitore che poi si rivela nullatenente o insolvente.
Sotto questo profilo devi verificare preliminarmente se, a carico della persona, dell’Impresa, o dei suoi amministratori, ci sono pregiudizievoli e/o protesti.
Se la verifica preliminare avrà dato buon esito, potrai passare allo step successivo che consiste nell’individuare il cosiddetto “score” di rischio attribuito, all’Impresa debitrice, dai principali provider di informazioni finanziarie.
Come probabilmente sai, ci sono società che forniscono Report nei quali si trovano tutti gli indicatori statici e dinamici sulla solidità patrimoniale e finanziaria delle Imprese.
Dall’analisi dei dati rilevabili in questi Report, quindi, potrai comprendere se il tuo cliente/debitore gode di un buono stato di “salute” finanziaria oppure se ci sono degli indicatori che rilevano il rischio di un default imminente.
Per il debitore privato, cioè non imprenditore, occorrerà valutare quali siano le sue condizioni patrimoniali, come ad esempio l’eventuale titolarità di uno o più immobili. Senza dimenticare, naturalmente, il tipo di occupazione o professione che questi esercita.
Qual’è il rapporto con il cliente?
Si tratta di un nuovo cliente o di un cliente con il quale ci sono rapporti consolidati nel tempo?
Recuperare il rapporto commerciale con il cliente che è incappato in ritardi e mancati pagamenti può interessare alla tua azienda, o pensi che si tratti di un cliente che non vale la pena di fornire?
Se ci sono state precedenti forniture, i pagamenti sono stati sempre puntuali?
E se si sono verificati ritardi anche in precedenza, qual è stato il contegno assunto dal debitore? Si è comportato in modo corretto e collaborativo oppure si è barricato dietro scuse e contestazioni capziose?
Se gli vai addosso con un’azione legale pensi che si difenderà con tutti i mezzi o, al contrario, che potrebbe essere propenso a trovare un accordo?
Valutazioni sul credito da recuperare
Il secondo ordine di considerazioni da fare riguarda la natura della prestazione o del servizio, l’ammontare, l’anzianità e la documentazione del credito. Vediamoli nel dettaglio.
Qual’è la natura della prestazione erogata?
In base alla natura della prestazione, del servizio o della fornitura, variano sia i costi produttivi che la marginalità.
Di conseguenza, tanto più alti saranno i costi sostenuti dalla tua azienda per erogare la prestazione o la fornitura al cliente, tanto maggiore sarà il tuo interesse a recuperare il credito ricorrendo, se necessario, all’azione legale.
A quanto ammonta il credito?
Da anni mi batto per far comprendere ai miei clienti quanto sia importante per un’Impresa o per un professionista agire proattivamente anche sul pagamento di una fattura di piccolo importo. E quanto, talvolta, sia più semplice il recupero di piccoli crediti piuttosto che di somme elevate.
Ma ciò non significa che proprio in tutti i casi si debba intraprendere un’azione legale di recupero crediti quando la fattura è di modesta entità.
Viceversa, se il credito è di ammontare elevato, il Recupero Giudiziale è la strada obbligata che dovrai percorrere almeno per due motivi principali:
- per evitare di incorrere in responsabilità di mala gestio amministrativa;
- per poter usufruire, quanto meno, dei benefici della deduzione fiscale in caso di esito infruttuoso della procedura di recupero crediti giudiziale.
Quanto tempo è passato dall’insoluto?
La verifica dell’anzianità del credito è uno dei punti cruciali ai quali devi prestare attenzione quando stai valutando se intraprendere un’azione legale per Recupero crediti.
Devi tenere sempre bene a mente, infatti, che il trascorrere del tempo e le possibilità di recuperare il credito sono fattori inversamente proporzionali: tanto maggiore sarà il primo, tanto minori saranno le seconde.
Quindi, se il tuo credito è risalente nel tempo, l’azione legale contro il debitore potrebbe essere una soluzione da accantonare. Ma, ovviamente, occorre vedere caso per caso.
Sarà necessario, inoltre, verificare se il credito è prescritto al fine di evitare eventuali eccezioni una volta che ci si trova in giudizio.
Come può essere provato il credito in giudizio?
Disporre di una documentazione chiara e completa non può garantire il successo di un’azione legale per Recupero crediti ma, di sicuro, spiana la strada all’Avvocato.
La fattura commerciale è un documento che ha valore fiscale e che può essere utilizzato per ottenere un Decreto Ingiuntivo. Ma se il debitore fa opposizione, sarai tu a dover dimostrare il (corretto) adempimento della prestazione, di aver adempiuto alla tua obbligazione e a provare che il prezzo richiesto è effettivamente quello dovuto.
Quindi, se non hai un contratto oppure anche solo un preventivo accettato e controfirmato dal cliente, ciò non esclude che tu possa intraprendere un’azione legale per Recupero crediti, ma la prudenza dovrà essere ancora maggiore.
Concludendo
Come avrai ben compreso leggendo questo articolo, non esiste la formula matematica per sapere quando intraprendere un’azione legale di recupero crediti con successo.
Ogni imprenditore sa benissimo che quando un cliente non ha onorato il proprio debito alle scadenze pattuite, un accordo bonario sia sempre quello da preferire per tanti motivi. Bisogna tuttavia tenere presente che le possibilità di successo di una procedura di Recupero crediti Stragiudiziale aumentano in modo esponenziale quando ricorrono 2 condizioni:
- il creditore si è attivato velocemente per gestire l’insoluto il debitore;
- il debitore è disponibile a collaborare per la soluzione amichevole del credito incagliato.
Se queste due componenti mancano, è inevitabile prendere in considerazione l’opportunità di un’Azione di Recupero Crediti Giudiziale.
Avviare un’azione legale comporta inevitabilmente l’assunzione di un rischio per l’Impresa creditrice.
Occorre, pertanto, ponderare attentamente caso per caso l’entità di questo rischio ed il rapporto costi/benefici.
Così come i debitori sono molto diversi tra loro, anche i creditori non sono tutti uguali. Quindi se per l’azienda X potrebbe essere conveniente tentare il recupero del credito di un certo importo, per l’azienda Y si potrebbe giungere a conclusioni del tutto diverse.
Il mio consiglio, come sempre, è di valutare attentamente tutti gli aspetti che abbiamo esaminato, con l’aiuto di un Avvocato specializzato in Recupero crediti che possa consigliarti la strada migliore da seguire.
“È meglio un pessimo accordo che una buona causa!”
Questo è un modo forse un po’ cinico, ma sicuramente efficace per dire che l’ipotesi di un accordo con la controparte, anche non del tutto soddisfacente, è pur sempre migliore del non recuperare il tuo credito.
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