La prescrizione dei Crediti Commerciali è un tema troppo spesso sottovalutato nonostante sia di grande rilevanza per le imprese. Questo articolo esamina in dettaglio la disciplina della Prescrizione Crediti Commerciali in Italia, analizzando le principali normative, i termini di prescrizione e le modalità per evitare che il credito diventi inesigibile.
Che cos’è la prescrizione dei Crediti Commerciali?
Non mi stancherò mai di ripetere che gran parte delle probabilità di successo nel Recupero Crediti passa dalla capacità dell’azienda di attivarsi rapidamente per reclamare l’incasso dal proprio cliente. Questa è la regola d’oro del Recupero Crediti Commerciali, e non solo di questi.
Quando si lascia passare troppo tempo prima di prendere delle iniziative serie di recupero del credito, le possibilità di ottenere il pagamento andranno a diminuire drasticamente. Ma c’è un’altra ragione che dovrebbe spingere le aziende alle prese con un insoluto a correre tempestivamente ai ripari. Questa ragione si chiama prescrizione dei crediti.
Hai presente quando devi buttare del cibo perché è scaduto? Per i crediti funziona più o meno nella stessa maniera.
La prescrizione è il limite di tempo stabilito dalla legge entro il quale un diritto deve essere esercitato.
Se ciò non avviene il diritto si estingue, cioè si perde.
Forse ti sarà capitato di ricevere la richiesta di pagamento di una contravvenzione presa ad anni di distanza o il pagamento di una bolletta dell’energia risalente ad anni prima. Se ti è capitato, è probabile che tu ti sia chiesto se eri davvero obbligato a pagare quella multa o quella bolletta di molti anni addietro.
Ecco che, proprio in questi casi, entra in gioco l’Istituto della prescrizione che ha la funzione di dare certezza dei rapporti giuridici e ad evitare che il debitore sia esposto all’infinito alle richieste del creditore.
Come funziona la prescrizione dei Crediti Commerciali?
Adesso che hai capito meglio che cos’è la prescrizione dei Crediti Commerciali, cerchiamo di capire insieme come funziona.
Innanzitutto devi tenere presente che non tutti i crediti si estinguono con il trascorrere del tempo. Ci sono, infatti, anche diritti imprescrittibili, cioè che non scadono mai, come ad esempio tutti i diritti che fanno capo alla sfera personale. Ma anche in ambito di diritti patrimoniali ci sono diritti che non si prescrivono: l’esempio più comune è quello del diritto di proprietà che non si perde per il mancato esercizio.
Tuttavia la maggior parte dei diritti sono sottoposti ad un termine di prescrizione, quindi, se il titolare non lo fa valere entro un determinato periodo di tempo rischia seriamente di non poterlo più esercitare.
Tra questi ci sono i crediti commerciali, cioè quei diritti alla controprestazione che sorgono quando si è eseguito una fornitura di merce, si è erogato un servizio (es. trasporto di merci), si è realizzata un’opera (es. contratto di appalto) o si è prestato opera intellettuale (avvocati, notai, commercialisti ecc.).
Per evitare la perdita del diritto alla riscossione del credito, quindi, il creditore deve esercitare (tra poco vedremo come) il proprio credito, anticipando i tempi di prescrizione. Viceversa il debitore ha l’onere di avvalersi della prescrizione.
Cosa significa questo? Significa che la prescrizione non è automatica.
Facciamo un esempio pratico
Se fai valere in Tribunale un credito per il quale siano già trascorsi i termini, il Giudice non può rilevare d’ufficio l’intervenuta prescrizione perché spetta solo al debitore eccepire la prescrizione del credito. Quindi, se il debitore non eccepisce l’estinzione del credito per effetto della prescrizione entro i tempi previsti dal Codice di Procedura Civile, potresti riuscire comunque ad ottenere un Titolo esecutivo (come ad esempio un Decreto Ingiuntivo definitivo o una sentenza) contro il quale il debitore, a quel punto, non potrebbe più reclamare l’avvenuta prescrizione.
Devi tuttavia tenere presente una cosa molto importante.
Agire con un Recupero Crediti Giudiziale per un credito prescritto potrebbe rivelarsi molto pericoloso. È probabile, infatti, che il debitore, tramite il proprio avvocato, eccepisca in modo tempestivo l’estinzione del credito per prescrizione. E se tale eventualità dovesse verificarsi, non solo il tuo credito sarebbe irrecuperabile ma correresti il serio rischio di dover anche rimborsare le spese legali della controparte.
Quindi anche se non puoi avere la certezza assoluta che il debitore si rivolga ad un legale per farsi difendere, è anche vero che le probabilità che ciò avvenga sono piuttosto elevate.
Altro aspetto fondamentale da tenere presente è che un accordo tra le parti non può modificare i tempi di prescrizione stabiliti dalla legge né è possibile rinunciare a priori alla prescrizione. Qualsiasi clausola che faccia riferimento a questo argomento deve essere considerata inesistente.
Nonostante ciò, il debitore può rinunciare ad avvalersi della prescrizione dopo la scadenza dei termini, quando in realtà avrebbe diritto ad usufruirne.
Ricordati, infine, che chi ha pagato un debito quando era già prescritto non può ottenere la restituzione del denaro versato invocando la prescrizione dei crediti.
Prescrizione Crediti Commerciali: come si calcola?
Il termine ordinario di prescrizione per i crediti commerciali è di 10 anni, come stabilito dall’articolo 2946 del Codice Civile. Tuttavia, esistono alcune eccezioni a questo termine generale. Alcuni crediti commerciali sono soggetti a termini di prescrizione più brevi, ad esempio:
- Crediti relativi a prestazione di servizi professionali (medici, avvocati, notai, commercialisti ecc): la prescrizione è di 3 anni (art. 2956, n. 2, c.c.);
- Crediti che originano da contratto di trasporto o spedizione: la prescrizione è di 1 anno (art. 2951 c.c.);
- Crediti per provvigioni del mediatore: la prescrizione è di 1 anno (art. 2950 c.c.);
- Crediti relativi a prestazione di albergo e simili (ostelli, b&b ecc): la prescrizione è di 6 mesi (art. 2954 c.c.).
Se ti stai chiedendo come si devono calcolare i termini di prescrizione dei Crediti Commerciali la risposta è molto semplice: l’articolo 2935 del Codice Civile stabilisce che il giorno in cui il diritto può essere fatto valere è il giorno in cui la prescrizione comincia a decorrere. Il conteggio include tutti i giorni del mese, feriali e festivi.
Ciò significa che se un credito è sottoposto a termine o condizione, il credito non è esigibile sino a quando il termine non si compie o non si avvera la condizione stabilita contrattualmente.
In altre parole, quindi, i termini di prescrizione inizieranno a decorrere dal giorno in cui il credito è divenuto esigibile. Questo vuol dire, ad esempio, che non dovrò andare a vedere la data della fattura quanto, piuttosto, i termini di pagamento concordati con il cliente: fino a quando il termine di pagamento non è scaduto il credito non è esigibile e, di conseguenza, non si inizieranno a conteggiare i termini della prescrizione.
Come evitare la prescrizione dei Crediti?
Per evitare che un credito cada in prescrizione, è fondamentale conoscere le modalità di interruzione della prescrizione. L’interruzione si verifica quando il titolare del diritto compie un atto che manifesta chiaramente la volontà di esercitare il diritto stesso, come l’invio di una Diffida di pagamento o l’avvio di un’azione giudiziaria. L’interruzione della prescrizione dei crediti commerciali comporta che il termine ricominci a decorrere da capo.
In pratica, se il tuo credito si prescrive in 10 anni e tu, per assurdo, inviassi una PEC al debitore il giorno prima della scadenza, avresti interrotto la prescrizione potendo usufruire di altri 10 anni. E così via, potenzialmente all’infinito.
In estrema sintesi questi sono gli atti interruttivi della prescrizione più ricorrenti:
- Diffida o messa in mora
L’invio di una lettera di diffida al debitore interrompe la prescrizione (art. 2943 c.c.). - Avvio di un procedimento giudiziario
La proposizione di una domanda giudiziale interrompe la prescrizione (art. 2943, comma 1, c.c.). - Riconoscimento del debito da parte del debitore
Se il debitore riconosce il debito, la prescrizione si interrompe e il termine ricomincia da capo (art. 2944 c.c.).
Per le imprese, una gestione efficace del credito è fondamentale per evitare perdite finanziarie dovute alla prescrizione dei crediti. È essenziale monitorare costantemente le scadenze dei crediti e adottare tempestivamente le azioni necessarie per interrompere la prescrizione. L’utilizzo di software evoluti può rivelarsi particolarmente utile in questo contesto, consentendo di tenere traccia dei crediti in scadenza e di automatizzare l’invio di solleciti di pagamento.
La sospensione della prescrizione, invece, si verifica in presenza di particolari circostanze previste dalla legge che rendono temporaneamente impossibile o inopportuno l’esercizio del diritto. Durante il periodo di sospensione, il termine prescrizionale non decorre e ricomincia a conteggiarsi quando viene meno il motivo che ha determinato la sospensione.
Conclusioni
Come avrai capito, la prescrizione dei Crediti Commerciali è un aspetto cruciale della gestione finanziaria delle imprese.
Conoscere i termini di prescrizione e le modalità per interromperla potrebbe rivelarsi di vitale importanza per evitare la perdita dei crediti e garantire la stabilità finanziaria dell’impresa. Tuttavia non è una cosa banale perché tutto ciò implica necessariamente delle competenze tecniche che solo i professionisti del settore sono in grado di padroneggiare con sicurezza.
Adottare strategie efficaci di Recupero Crediti e utilizzare strumenti di gestione del credito può fare la differenza nel mantenere la salute dell’azienda. Tra queste strategie la migliore resta sempre quella di richiedere il parere ad un Avvocato specializzato in Recupero Crediti che possa offrire alla tua azienda un supporto fondamentale nella gestione e nel recupero dei crediti commerciali.
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