I ritardi di pagamento nei contratti B2B rappresentano una problematica significativa che può influenzare negativamente la liquidità delle aziende. Il D.lgs. n. 231 del 2002 ha introdotto misure specifiche per contrastare questo fenomeno e garantire che le imprese possano recuperare i loro crediti in modo più efficiente. Questo articolo ti darà una panoramica sugli strumenti offerti da questa legge se hai fatture da recuperare.
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ToggleIl quadro normativo: il Decreto Legislativo n. 231 del 2002
Cosa stabilisce il D.lgs. n. 231/2002?
Il Decreto Legislativo n. 231/2002 è stato introdotto per recepire la Direttiva 2000/35/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 giugno 2000, riguardante la lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. Questo decreto stabilisce regole precise per la determinazione degli interessi di mora e per il risarcimento dei costi di recupero del credito, applicabili a tutte le transazioni commerciali tra imprese e tra imprese e pubbliche amministrazioni.
Il decreto, inoltre, stabilisce che le clausole contrattuali che escludono o limitano l’applicazione degli interessi di mora o l’indennizzo forfettario possono essere considerate nulle se sono gravemente inique per il creditore. La legge fornisce criteri specifici per valutare l’equità delle clausole contrattuali, tenendo conto delle circostanze del caso concreto, della natura dei beni o dei servizi e delle pratiche commerciali esistenti.
Quando si applica il D.lgs. n. 231 del 2002?
Il D.lgs. n. 231/2002 si applica a tutte le transazioni commerciali che comportano la consegna di beni o la prestazione di servizi contro il pagamento di un prezzo. Non potrai pertanto applicare questa normativa se hai concluso affari con un consumatore. Inoltre devi comunque tener presente che la normativa introdotta dal D.lgs. n. 231 del 2002 può essere esclusa per accordo tra le parti, ma è evidente che resta vietata l’applicazione di clausole contrarie alla Legge.
Gli interessi di mora
Quando sono dovuti gli interessi di mora su fatture insolute?
Uno degli aspetti fondamentali, e, per certi versi, rivoluzionari, introdotti dal decreto, riguarda, come ho appena detto, l’applicazione degli interessi di mora in caso di ritardo di pagamento nei contratti commerciali tra imprese.
La cosa che forse non sai è che gli interessi di mora sono dovuti automaticamente dal giorno successivo alla scadenza del termine di pagamento, senza bisogno di una formale costituzione in mora. In pratica, quindi, non dovrai fare nulla affinché gli interessi moratori scattino a tuo favore quando il tuo cliente è in ritardo nel pagamento di una fattura.
Qual è il tasso per gli interessi di mora?
Ogni 6 mesi la Gazzetta Ufficiale aggiorna gli indici che devono essere presi come riferimento per gli interessi di mora nei ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali. Questi indici hanno come riferimento il tasso di interesse legale BCE, al quale va aggiunta una percentuale che non può superare l’8%. Il saggio di interesse moratorio, quindi, è piuttosto elevato avendo lo scopo di scoraggiare il ritardo di pagamento e di incentivare, al contrario, la puntualità dei pagamenti.
Come si calcolano gli interessi di mora?
È importante conoscere anche le modalità di calcolo degli interessi di mora relativamente alle fatture insolute. Il calcolo effettivo degli interessi di mora avviene moltiplicando l’importo del credito in linea capitale per il tasso di mora e per il numero di giorni di ritardo. Il dato che si estrae da questa moltiplicazione deve, poi, essere diviso per 365 in modo da ottenere l’importo esatto degli interessi di mora.
Ad ogni modo, se vuoi sapere come fare a calcolare gli interessi di mora su una fattura scaduta, il mio consiglio è di utilizzare una delle tante risorse gratuite che puoi trovare online.
Personalmente trovo semplice e intuitiva la calcolatrice degli interessi di mora presente sul sito web dell’Avv. Anna Andreani. Puoi trovarla a questo link: www.avvocatoandreani.it
Il risarcimento dei costi di recupero del credito
Posso ottenere il rimborso dei costi di recupero del credito?
La risposta a questa domanda è sicuramente affermativa: grazie al D.Lgs. n. 231/2002, come avviene per gli interessi di mora, anche i costi sostenuti per il recupero stragiudiziale del credito dovranno essere rimborsate dal debitore ritardatario. Questo include tutte le spese ragionevoli sostenute per ottenere il pagamento, come spese legali, costi di Agenzie di recupero crediti e altre spese amministrative.
Cos’è l’indennizzo forfettario?
Il creditore ha inoltre diritto a un indennizzo minimo forfettario di 40,00 euro per ogni fattura pagata in ritardo. Questo indennizzo è dovuto automaticamente, oltre agli interessi di mora e ai costi di recupero del credito, senza necessità di prova delle spese effettivamente sostenute.
Ricapitolando..
Il D.lgs. n. 231/2002 offre diverse misure per proteggere i creditori dal ritardo di pagamento nei contratti commerciali tra imprese, tra cui:
- Interessi di mora: che decorrono automaticamente senza bisogno di un sollecito formale dal momento della scadenza di pagamento pattuita con il cliente
- Rimborso delle spese di recupero: risarcimento minimo per coprire i costi amministrativi del ritardo e rimborso delle spese sostenute per la società di recupero crediti o l’avvocato in sede stragiudiziale.
- Protezione dalle clausole inique: nullità delle clausole contrattuali gravemente inique per il creditore.
Strategie per le imprese per gestire i ritardi di pagamento
Gli strumenti offerti dalla legge per contrastare il fenomeno dei ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali possono esserti di aiuto.
Tuttavia è sempre bene cercare di limitare il rischio di insoluti attraverso l’adozione di buone prassi volte a presidiare il credito commerciale. Ecco alcuni consigli pratici che ti invito a seguire per gestire efficacemente i ritardi nel pagamento delle fatture nei confronti dei tuoi clienti.
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Verifica la solvibilità dei clienti
Effettuare controlli preliminari sulla solvibilità dei clienti prima di concedere crediti è una pratica di fondamentale importanza. Questo può includere la verifica del rating creditizio e dei dati sulla storicità dei pagamenti. Se non disponi di queste informazioni puoi rivolgerti ad uno studio legale specializzato che può fornirti molti elementi utili per la valutazione dell’affidabilità del cliente.
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Stabilisci termini di pagamento chiari
Potrà sembrarti banale ma è molto importante specificare chiaramente i termini di pagamento nei contratti e nelle fatture. Questo aiuta a evitare ambiguità e a stabilire aspettative precise per entrambe le parti. I clienti meno corretti, infatti, provano spesso a utilizzare queste ambiguità a loro vantaggio.
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Monitora le scadenze
Utilizzare software di gestione per monitorare le scadenze delle fatture e inviare solleciti tempestivi può aiutare a prevenire ritardi. Gli strumenti di gestione automatizzata possono semplificare questo processo e migliorare l’efficienza senza la necessità di impiegare costose risorse umane.
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Forma il personale
Se il personale amministrativo è formato in modo appropriato ne risentiranno in modo molto positivo tanto le relazioni con il cliente quanto le concrete possibilità di un celere recupero delle fatture insolute. Il più delle volte basta una sola giornata di formazione specifica per portare i tuoi collaboratori ad un livello superiore.
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Collabora con Avvocati specializzati
Anche se le soluzioni fai-da-te possono sembrare le migliori, collaborare con Avvocati specializzati in Recupero Crediti il più delle volte ti può aiutare ad affrontare casi complessi di ritardo pagamenti senza compromettere il rapporto commerciale con il cliente.
Conclusione
I ritardi di pagamento nei contratti commerciali tra imprese sono una sfida comune che può avere un impatto significativo sulla liquidità e sulla stabilità finanziaria delle aziende. Il D.lgs. n. 231 del 2002 fornisce un quadro normativo chiaro per gestire questi ritardi, stabilendo regole per gli interessi di mora e i costi di recupero del credito.
Tuttavia gli strumenti offerti dalla legge, per quanto utili, non saranno sufficienti, da soli, a tutelare la tua azienda dal rischio di insoluti.
Sarà dunque opportuno seguire buone pratiche di gestione dei crediti e avvalersi della collaborazione di un professionista specializzato per garantirle una sana gestione finanziaria e per proteggere in modo più efficace la liquidità della tua azienda.
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